Dante Paolocci

Dante Paolocci nacque il 6 luglio 1848, da famiglia vetrallese, a Civitavecchia, dove il padre era magistrato pontificio. Fin dall’infanzia si manifestarono la sua passione e la sua abilità nel disegno, ragione per cui i genitori lo avviarono a frequentare i corsi presso l’Accademia di San Luca, a Roma. Dopo aver conseguito il diploma trascorse qualche anno alla ricerca di un lavoro e lo trovò presso la Casa Editrice Treves di Milano. Divenuto illustratore di fama presso il rotocalco L’Illustrazione italiana, ritrasse con innumerevoli tavole tutte le vicende romane della sua epoca, dalla proclamazione della Capitale nel 1870 fino al 1909. Con i suoi servizi egli divenne il vero interprete della società italiana di fine ottocento, la c.d. Età Umbertina della quale conosceva bene i protagonisti e che sapeva caratterizzare con pochi tratti di matita. Non gli servivano lunghe colonne di prosa per descrivere un avvenimento: munito di matita traduceva abilmente in forma visiva sul taccuino il tema centrale, non trascurando i contorni e soffermandosi anche sui particolari più minuti, dagli abiti alla moda delle signore alle divise degli ufficiali. L’attività di giornalista disegnatore improvvisamente subì una flessione con l’avvento della macchina fotografica e lui, per adeguarsi ai tempi, s’improvvisò fotografo, ma la sagacia dei suoi servizi, sebbene realizzati più velocemente, ne risultò diminuita. A fermare la mano di Dante, oltre all’incalzare delle novità, fu anche una malattia circolatoria. Rapidamente vennero meno l’abilità del disegnatore, la rapidità di spostamento del reporter fotografico e soprattutto quella vivacità e spirito brillante che aveva sempre caratterizzato la sua attività. Alla sua morte, avvenuta il 23 marzo 1926, nello studio furono trovati numerosi attestati di stima e di amicizia da parte di personalità come D’annunzio, Crispi, Mascagni, a testimoniare la notorietà raggiunta dal giornalista vetrallese.

Dante Paolocci, Illuminazioni a Piazza Colonna, “L’illustrazione Italiana”, A. VII, 10 ottobre 1880

Fonti:

Mario De Cesaris, Vetralla: ieri, oggi e.. domani,Vitorchiano 1992;

Giovanna Caterina de Feo, Dante Paolocci, Fotografo a Vetralla, le persone, i luoghi, il lavoro, Davide Ghaleb Editore, Vetralla, 2013.