Primula Campomaggiore

Primula Campomaggiore nasce a Vetralla nel 1951, fin da giovane si appassiona alla pittura, ma il clou della sua carriera è tra il 1980 e 1988. Fa parte del GIMN, gruppo di pittori che realizzano murales e mostre in tutta Italia, i quali si fanno chiamare con il nome “I figli di Ligabue”. Ognuno di loro cerca un muro bianco da dipingere gratuitamente sul quale poter raccontare storie colorate, campi di spighe e papaveri, gitane vestite da regine, fiori di pesco o tigri fameliche. Primula viene chiamata a realizzare molti murales tra cui in Sicilia, in provincia di Mantova a Viadana, a Gabicce Mare, a Pietrelcina e anche a Vetralla quando, nel 1984, su invito del Cav. Igino Brugiotti, allora Dirigente dell’Ufficio di Collocamento di Vetralla, dipinge l’opera intitolata Il lavoro. Tra i numerosi personaggi ritratti nel quadro, si riconoscono due persone: affacciato alla finestra del bucolico ufficio compare proprio il dirigente, Iginio Brugiotti, mentre alla porta la collega, Antonella Cignini che accoglie gli avventori. Si nota anche una finestra con le persiane chiuse. Lì dentro, Primula, aveva ritratto Adriana che, non piacendosi, ha chiesto all’artista di chiudere la finestra. L’opera a partire dal 2007 è conservata presso l’androne di Palazzo Paolocci, sede della Casa Editrice Davide Ghaleb.

Ufficio di Collocamento di Vetralla, Primula con i colleghi, tra cui: Iginio Brugiotti, Antonella Cignini e Adriana Macchioni.

“I figli di Ligabue” sono ospiti anche in alcuni programmi tv tra cui Pentatlon condotto da Mike Buongiorno, in cui i pittori hanno mostrato un murales su tavola, da loro dipinto, donato all’oratorio di Belgioioso, dove viene ritratto Mike mentre consegna a don Lorenzo la busta contenente l’importo raccolto nel corso della gara di solidarietà che ha coinvolto il pubblico e Domenica IN all’interno della rubrica Inventa vacanza, contenitore che descrive le vacanze alternative degli italiani, come succede appunto, da un paio d’anni, ai “figli di Ligabue”. Di Primula si sono già occupati i mezzi di informazione a livello nazionale. Particolarmente interessanti i futuri appuntamenti televisivi con Raffaella Carrà, Sandra Milo e Mino d’Amato. Insomma, il gruppo dei pittori Naifs, nel 1986, raggiungono l’apice del successo.

Nel 1998, Primula, viene ricoverata a Parigi, dove muore in quello stesso anno.

Le opere

Uno stile spontaneo quello di Primula, puro, primario, ingenuo potremmo dire. Un’arte popolare ma aulica dipinta in primo luogo per se stessa e conseguentemente per gli altri, soprattutto ciò che emerge è il suo innato bisogno di esprimersi. Primula “tesse” le sue opere con regole stilistiche che riempiono di favola la realtà, regalandoci capitoli pittorici ricchi di dettagli e di elementi decorativi.

Simone Lupattelli

Fonte: “Primula Campomaggiore, figlia di Ligabue in Tuscia” a cura di Francesca e Leonardo Lotti