La chiesa, collocata nel settore centrale della città e in prossimità delle mura sul lato occidentale, conserva ancora parte della sua muratura originale, databile tra XII e XIII secolo. E’ citata nell’elenco delle chiese che pagano un censo (Rationes Decimarum) nel 1334. Ha subito importanti rifacimenti di allargamento e sopraelevazione nel ‘400, con la creazione di un nuovo ingresso, spostato sulla destra in seguito all’ampliamento della chiesa; è il periodo in cui viene anche costruita la torre circolare nell’angolo sud-ovest dell’edificio, inglobandolo, e che appartiene ad un vasto intervento di potenziamento delle mura vetrallesi, caratterizzato, appunto, dalla presenza di torri circolari di medie dimensioni (tratti di mura intervallati da torri circolari appartenenti a questo intervento sono ben visibili su ambedue i fronti della città). All’interno, la chiesa conserva un unico elemento attribuibile al ‘500 nel frammento di un affresco con Madonna ancora visibile sulla parete sud, successivamente incorniciato; mentre appartiene ad una fase settecentesca l’insieme delle decorazioni a fresco, tra cui spicca un motivo a trompe l’oeil sulla parete di fondo che faceva da coronamento a una tela, rappresentante la Madonna del Soccorso, oggi conservata nella chiesa parrocchiale di Cura.
Fonte: “Vetralla Lungo la Via Francigena” a cura di Davide Ghaleb Editore