Il museo della Città e del Territorio nasce nel 1991 come sperimentazione di una nuova tipologia museale su progetto di Enrico Guidoni ed Elisabetta De Dominicis e donato all’Università della Tuscia nel 2008. Inserito nel circuito dei musei a carattere demoantropologico della Regione Lazio, è finalizzato a conservare la documentazione relativa alla storia del territorio e dei centri antichi (con particolare attenzione per l’archeologia medievale e industriale), la storia dell’architettura e dell’arte, la storia delle tecniche e dei mestieri tradizionali maggiormente legati all’edilizia.
Si rivolge, quindi, in modo particolare agli addetti ai lavori (architetti, urbanisti, restauratori ecc.) ed ai singoli cittadini interessati alla cultura ed alla tutela del proprio patrimonio.
L’edificio storico che ospita il Museo è l’antica Torre di Porta Marina costruita nel XV secolo a difesa dell’angolo nord-occidentale delle mura medievali, ancora in parte visibili.
Si sviluppa su tre livelli, in parte scavati nella roccia tufacea, destinati alle diverse sezioni tematiche del Museo (Sezione Pietra/, Sezione Ferro e Metalli, Sezione Legno, Sezione Ceramica e Laterizi). Al piano superiore si colloca la Sala mostre/conferenze con vetrine nelle quali è esposta la Ceramica di Vetralla e la riproduzione della fornace di Checco Lallo. Alla Sezione Ceramica-Lazio (ceramiche popolari), Sezione Laterizi (tegole, coppi, mattoni) e alla Sezione Ferro-Metalli (strumenti, prodotti) sono destinati il piano intermedio ed un pianerottolo sulla rampa di discesa al piano inferiore. La Sezione Legno (strumenti, prodotti) occupa la rampa d’accesso al piano superiore e la torre circolare su due livelli; al piano inferiore si trova la Sezione del Muratore/Pietra (strumenti, prodotti). La cantina, scavata nella pietra tufacea, conserva una raccolta di botti e una vetrina con oggetti legati alla produzione vinicola. Nell’area dell’ingresso si trova una fossa granaria usata come “butto”, che è stata musealizzata e nella quale è possibile scendere. Plastici in scala di architetture medievali e di alcuni impianti urbanistici completano l’allestimento.