L’ORO di Vetralla deve la sua origine alla particolarità del luogo, un territorio di origine vulcanica che, grazie alle condizioni climatiche favorevoli, ha dato vita a una ricca piantagione di ulivi.
Oro che ha plasmato l’intera comunità vetrallese.
Oro che ha fatto crescere l’economia e il turismo enogastronomico.
Oro che ha dato vita a numerose pietanze.
L’olio d’oliva ha origine antichissime: la ricerca archeologica ha consentito di ritrovare traccia di antichi frantoi etruschi e romani nei quali venivano molite le olive. L’olio veniva utilizzato per fini sia alimentari che terapeutici.
Tra la fine di ottobre e i primi giorni di gennaio avviene la raccolta delle olive che può essere fatta con diverse metodologie: brucatura, bacchiatura, raccolta a terra oppure tramite strumenti meccanici.
La più tradizionale è la tecnica della brucatura, che consiste nello staccare manualmente le olive dai rami: questo è un ottimo sistema, il migliore dal punto di vista della qualità, poiché permette di raccogliere le olive al giusto grado di maturazione e soprattutto senza produrre danno al frutto o tantomeno danneggiare la pianta.
Successivamente vengono trasportate in cassette di plastica, pulite attraverso delle defogliatrici e così avviene la cosidetta “molitura” che in pratica serve per trasformare le olive in una pasta omogenea.
Una volta, la molitura delle olive era più lenta ed i proprietari, in attesa del loro turno, ingannavano il tempo chiacchierando e inzuppando nelle vettine di olio nuovo lunghe fette di pane abbrustolite e strofinate con sale e aglio accompagnandole con bevute di vino novello.
Dalla quantità di olio che gocciolava dai fiscoli, sotto le presse, si pronosticava la resa: “Farà un venti o ventidue”, ipotizzavano i presenti e quando la resa era ottima si festeggiava con una bevuta collettiva.
La Gramolatura ha lo scopo di rompere l’emulsione fra acqua e olio e di far confluire le micelle d’olio in gocce più grandi che tendono a separarsi spontaneamente dall’acqua.
Infine viene estratto l’olio con diverse tecniche a seconda della tradizione.
Nasce così l’olio Tuscia DOP.
La qualità di olive prevalenti nella zona è il Canino, con caratteristiche particolari: ha un colore verde intenso, ricco di note fruttate e con un giusto equilibrio tra amaro e piccante.
L’olio appena pronto assume un particolare colore verde intenso, molti non sanno che la degustazione dell’olio consiste in un vero e proprio rito: una volta versato nel bicchiere, va fatto ruotare delicatamente, successivamente può essere assaggiato trasportandolo con la lingua sul palato e dopo aver atteso qualche secondo viene aspirato.
L’olio è la materia prima nella ristorazione, è considerato il pilastro indiscusso della cucina mediterranea e può essere utilizzato in ogni tipo di pietanza, dall’antipasto al dolce. L’olio condisce, dà sapore e personalità anche a piatti molto semplici.
L’olio viene utilizzato da tutti, dagli chef stellati ai nostri nonni o genitori, chi non ha mai mangiato un’ottima bruschetta?! Ma possiamo utilizzarlo per realizzare piatti sempre più particolari in cui l’olio è al centro della ricetta o viene utilizzato come semplice ingrediente per rendere i nostri piatti unici.