Chiesa San Pietro

chiesa san pietro 1

Proseguendo verso il centro urbano si passa nelle vicinanze del Ponte di Porta Marina (6)

costruito nel 1585 per agevolare l’accesso al traffico proveniente dal porto di Civitavecchia. A destra si entra, attraverso Porta San Pietro, nella Via Vecchia: la più antica arteria stradale all’interno del centro storico. Qui si trova La chiesa di San Pietro (7).

 

I primi documenti che testimoniano l’esistenza della chiesa di San Pietro risalgono al XIII secolo, tuttavia  l’andamento dei setti murari dell’edificio e la zona del Castrum nella quale insiste, permettono di anticiparne il periodo di costruzione al XII secolo.

La pianta della chiesa è costituita da un unica aula pressoché rettangolare con il presbiterio rialzato da tre gradini. In origine erano presenti tre absidi, la copertura è a capriate lignee.

La struttura e la pianta della chiesa di S. Pietro, hanno molti elementi in comune con altre chiese coeve nella zona, quali San Pietro a Norchia o San Francesco a  Vetralla.

La struttura del presbiterio risale all’epoca della fondazione, come testimoniano i grandi conci di tufo bugnato impiegati alla base e ciò che rimane dell’absidiola destra. Nel corso del tempo la chiesa subì numerose modifiche che alterarono l’aspetto della costruzione romanica: la facciata e l’ultimo tratto della parete laterale adiacente infatti, sono riconducibili ad una fase costruttiva successiva sebbene siano stati utilizzati materiali di riuso pertinenti alla facciata originaria. Nel 1569, la chiesa venne concessa alla Confraternita del Gonfalone, come testimoniano i fondi notarili e le lapidi all’interno dell’edificio in ricordo dei numerosi lasciti testamentari. Da quell’anno la Confraternita ebbe cura dell’edificio sacro. Nella chiesa sono presenti i seguenti dipinti:

Vergine in Trono con Bambino e un Santo: l’affresco databile al XV secolo, ormai quasi illeggibile,  si trova nella parete laterale destra ed è certamente la testimonianza pittoria più antica dell’edificio.

Il ciclo absidale: Le Storie della vita di S. Giovanni (protettore della Confraternita del Gonfalone) con al centro il Battesimo del Santo. Nel registro inferiore vi sono le Storie della vita di S. Pietro e S. Pietro in cattedra. Sulla parete di fondo vi sono due grandi scene cristologiche : L’Ultima cena e  Lavanda dei piedi.

Nella parete sinistra sono rappresentate le due Martiri Santa Apollonia e Santa Margherita.

Le opere sono datate al 1578 ed è possibile attribuirle alla bottega Torresani , molto attiva nella zona  della Sabina e nella valle del Tevere nel XVI secolo.

La Crocifissione, con S. Francesco, la Vergine, Maria Maddalena, San Giovanni Evangelista e Sant’Antonio Abate. La Madonna del Riscatto (o della Misericordia), simbolo della devozione della Confraternita vetrallese alla Vergine. Sono riconoscibili, protetti dal mantello della Vergine, Maria Maddalena che introduce il gruppo delle donne della Confraternita, e S. Giovanni che introduce il gruppo degli uomini in cui si trova il francescano Bonaventura da Bagnoregio ed il Cardinale Alessandro Farnese. Anche queste ultime due  opere sono databili  al 1578-80.

 

Continuing along towards the town center we pass near the bridge of Porta Marina (6) built in 1585 to give access to the town from Civitavecchia port. On the right one enters through Porta San Pietro into Via Vecchia, the town’s oldest street. Here is the church of San Pietro (7) which dates from the 12th– 13th centuries. The main hall is almost rectangular with three steps leading to the altar. Originally there were three apses and the roof has wooden beams. It is very similar to other local churches such as San Pietro at Norchia and nearby San Francesco. The church has been modified over time and in 1569 it was given to the Gonfalone Confraternity who have cared for it ever since, as we can see from the memorial tablets inside the building.

Among the paintings are an ancient, now difficult to see, 15th century fresco of the Virgin enthroned with child and saint, on the right hand wall. In the apse a fresco cycle shows  the life of St. John with the baptism of the saint and below this, stories of the life of St. Peter. On the back wall are two large scenes: the last supper and washing of the feet. On the left wall are the martyrs St. Apollonia and St. Margherita, dating around 1578 and attributed to the Torresani workshop which was active in the Sabina and Tiber valley in the 15th century.

The crucifixion with S. Francesco, the Virgin, Mary Magdalen, St. John Evangelist and St. Anthony Abbot. The Madonna of Riscatto (Ransom) is symbol of devotion of the Confraternity to the Virgin. Under the Virgin’s cloak we can see Mary Magdalen introducing a group of women of the Confraternity and St. John who introduces a group of men including St. Bonaventura da Bagnoregio and Cardinal Alessandro Farnese. Also these two works are dated between 1578 and 1580.